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Dizionario italiano online gratis
Per lo studio, per il lavoro, per gli scrittori alle prese con le proprie opere letterarie o semplicemente per scrivere bene in ogni occasione, il dizionario rimane uno strumento indispensabile per evitare svarioni linguistici in grado di inficiare la validità e credibilità del vostro testo. Un utile punto di riferimento per professionisti della lingua (editor, correttori di bozze, professori, giornalisti ecc.) e per chiunque voglia presentarsi in maniera "impeccabile".
n.m. [pl. -ri] 1 libro nel quale sono raccolte e spiegate (di solito in ordine alfabetico) le parole e le locuzioni di una lingua, nel loro complesso o limitatamente a determinati periodi, aspetti, settori: dizionario monolingue, quello nel quale le definizioni sono date nella stessa lingua dei lemmi; dizionario della lingua italiana; dizionario del francese antico; dizionario dei neologismi, dei barbarismi;
dizionario dei sinonimi e dei contrari | dizionario storico, in cui i vari significati di ciascun termine sono documentati con esempi d’autore di varie epoche | dizionario etimologico, quello che indica l’etimo delle parole | dizionario inverso, che considera l’ordine alfabetico a partire dall’ultima anziché dalla prima lettera delle parole, e serve soprattutto per lo studio dei suffissi
| dizionari d’autore, che spiegano il lessico di uno scrittore (dizionario dantesco, leopardiano) | dizionario dialettale, in cui per ciascun termine dialettale si dà il corrispondente della lingua nazionale | dizionario bilingue, trilingue, plurilingue, in cui le parole e le locuzioni sono poste in corrispondenza con le equivalenti di altre lingue | dizionario elettronico, registrato su una memoria elettronica e consultabile attraverso un elaboratore | (programma di) dizionario, in un sistema di videoscrittura, programma che usa interattivamente un formario per effettuare controlli ortografici sui testi in elaborazione
2 trattazione, in ordine alfabetico, delle nozioni e della terminologia pertinenti a tutti i campi della cultura, o a un settore specifico, o a una singola tecnica o disciplina; può raccogliere anche i nomi propri di studiosi e specialisti dei relativi settori: dizionario enciclopedico; dizionario di filosofia e scienze umane; dizionario di biologia, di informatica | dizionario biografico, raccolta di nomi propri di personaggi, accompagnati dalla relativa biografia | dizionario metodico, nomenclatore, sistematico, ideologico, in cui l’ordine alfabetico è sostituito da un criterio di raggruppamento concettuale
¶ Dal lat. mediev. dictionariu(m), deriv. di dictio -onis ‘dizione, esposizione’.
Nota d'uso
· Un tempo si faceva distinzione tra vocabolario e dizionario: il primo era un repertorio dei soli vocaboli di una lingua e il secondo un repertorio di vocaboli e di locuzioni; oggi i due termini sono in pratica sinonimi, però soltanto dizionario viene utilizzato anche per opere enciclopediche.
È il migliore amico di chi scrive, è un po’ la sua coperta di Linus: il dubbio lessicale, l’esitazione ortografica sono sempre in agguato e lui, il dizionario, è un’arma indispensabile nelle sue mani.
Oltre a fornire tante informazioni sulla lingua, fa riflettere sul modo in cui essa funziona; è uno stimolo a "giocare" con la lingua, a manipolarla. Saperlo utilizzare, sfruttando tutti gli insegnamenti, le risorse e le informazioni che sono racchiusi nelle sue pagine, è pertanto di grande aiuto a chi scrive.
Principalmente lo consultiamo per cercare un significato che ci sfugge (cosa vogliono dire eumolpo, ghironda, monadismo, rostrale, psicagogo?), ma il dizionario serve anche per sciogliere altri dubbi:
Ecco come, nel suo Manuale di scrittura e comunicazione, Francesco Bruni spiega com’è fatto e come va letto un dizionario:
“Nel dizionario non sono presenti tutte le parole della nostra lingua, ma solo le forme base, ciascuna delle quali è detta lemma o esponente. Perciò, dovendo consultarlo, è importante sapere dove guardare, cioè sapere quale lemma corrisponde alla forma che ci interessa:
• per i sostantivi il singolare (buoi bue; braccia braccio),
• per gli aggettivi il maschile singolare, al grado positivo (ignoti ignoto; madide madido; tristissima triste),
• per i verbi l’infinito presente (navigassero navigare; vadano andare),
• per gli avverbi in -mente l’aggettivo corrispondente (brevemente breve; fugace- mente fugace
• per le forme alterate (diminutivi, accrescitivi, vezzeggiativi, dispregia-tivi) la forma non alterata (donnicciola > donna; figuraccia figura). Alle parole alterate che siano dotate di significato distinto spetta un lemma autonomo (per esempio, filetto non significa ‘piccolo filo’, ma indica un taglio di carne, così come la rapina non è una ‘rapa piccola’, e il cassettone è un tipo di mobile e non un ‘cassetto grande).”
La parte di testo che segue il lemma si chiama glossa, e si articola nei diversi elementi cui facevamo riferimento prima: pronuncia, etimologia, categoria grammaticale, significato, informazioni su declinazioni e coniugazione se il sostantivo o il verbo in questione è irregolare.
All’inizio di ogni dizionario è presente una legenda per decifrare tutte queste informazioni che spesso sono presentate sotto forma di abbreviazioni.
La scelta
Il dizionario, dunque, è uno strumento fondamentale per uno scrittore e che può diventare anche una lettura piacevole e interessante se, per esempio, dà informazioni aggiornate e fornisce esempi tratti dalla vita di tutti i giorni.
Ovviamente ne esistono di diversi tipi.
Potremmo pensare al dizionario come a un telefono cellulare. Può essere uno smart-phone oppure un modello base. Può navigare su internet, mandare sms, mms, mail, fare foto e video oppure può semplicemente telefonare. Più il telefono è di ultima generazione (e più è costoso) e più è ricco di funzioni. Pertanto, per sapere a cosa serve uno smart-phone occorre capire prima come si usa. Infatti, oltre alle funzioni di base, vi sono dei pulsanti che ci offrono a volte delle "funzioni avanzate" che spesso non conosciamo e pertanto non usiamo.
Per un dizionario è la stessa cosa: per sapere a che cosa può servire occorre sapere come si usa.
Più è ricco di funzioni, più ci può essere d’aiuto, fornendo anche esempi utili e regole di applicazione.
Per sapere come si usa occorre capire il suo "pannello di controllo", ovvero la sua “tavola delle abbreviazioni” che si trova nelle prime pagine. Quella è la scatola nera del volume: lì sono racchiuse tutte le informazioni che potrete ricavare da ogni singola parola descritta.
Nella scelta del dizionario giusto, il consiglio è quello affidarsi a editori di un certo calibro, leggere la prefazione, e confrontare in che modo dizionari diversi trattano le stesse voci, assicurandosi che gli esempi non siano inventati ma si basino su un corpus di testi effettivamente parlati e scritti.
Una delle caratteristiche fondamentali da tenere in considerazione è ovviamente la data di pubblicazione: più recente è il vocabolario, più aggiornate sono le informazioni che contiene e maggiore il numero di neologismi.
Dato che la lingua è un fenomeno vivo e in continua evoluzione, per essere sempre aggiornati sui nuovi termini e capirne a fondo significato e origine, il dizionario è in questo senso uno strumento unico e indispensabile di aggiornamento linguistico.
Si potrà allora scoprire non solo il significato ma anche cosa c'è dietro la diffusione di termini come "xenotrapianti", "ebook", "nanotecnologie" o "mobbing" “transgenico”, “clonazione”, “biotecnologia”.